Come si recita il ROSARIO, le benedizioni e i benefici che si ottengono recitandolo.
Si inizia facendosi il Segno della Croce e dicendo:
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
V- O Dio, vieni a salvarmi.
R- Signore, vieni presto in mio aiuto.
V- Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
R- Come era nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Si recita il Credo :
Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di
tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore Gesù Cristo unigenito figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, dalla stessa sostanza del
Padre.
Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra
salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu
crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto e il terzo
giorno è
resuscitato secondo le Scritture ed è salito al Cielo e siede alle
destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i
morti ed il suo Regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita e procede dal
Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato e
ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati e aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen
A questo punto si ripete per 5 volte la
seguente seguenza :
Preghiera di Fatima: «Gesù mio, perdona le nostre colpe,
preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia» (la Madonna
a Fatima, 13 Luglio 1917).
Al termine delle cinque decine si prega il "Salve Regina". Si conclude con le "Litanie Lauretane"
e volendo con alcune preghiere facoltative (riportate in basso).
Elenco dei misteri :
MISTERI GAUDIOSI (o della
GIOIA) – Da recitare il Lunedì e il Sabato :
1- L’Annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine : «Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.» (Luca 1,26-38).
2- La Visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta : «In
quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in
fretta una città di
Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena
Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel
grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a
gran voce: "Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo
grembo!» ( Luca 1, 39-42).
3- La Nascita di Gesù :
04/11/2013
I bambini e il Rosario
04/11/2013
La strada per la felicità...
O Sangue e Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di Misericordia per noi, io
confido in Te!
Pregare con il Rosario
(da "I Quaderni del 1945-50", 8 maggio 1947, di Maria Valtorta)
Dice Maria Ss. di Fatima
«Ti ho dato la vista intellettiva di ciò che è un Rosario ben detto: pioggia di rose sul mondo.
Ad ogni Ave che un'anima amante dice con amore e con fede io lascio
cadere una grazia. Dove? Da per tutto: sui giusti a farli più giusti,
sui peccatori per ravvederli. Quante! Quante grazie piovono per le Ave del Rosario! Rose bianche, rosse, oro.
Rose bianche dei misteri gaudiosi, rosse dei dolorosi, d'oro dei gloriosi. Tutte rose potenti di grazie per i meriti del mio Gesù. Perché
sono i suoi meriti infiniti che dànno valore a ogni orazione. Tutto è e
avviene, di ciò che è buono e santo, per Lui. Io spargo, ma Egli
avvalora. Oh! Benedetto mio Bambino e Signore!
Vi do le rose candide dei meriti grandissimi della perfetta,
perché divina - e perfetta perché volontariamente voluta conservare
tale dall'Uomo - Innocenza di mio Figlio. Vi do le rose porpuree degli
infiniti meriti della Sofferenza di mio Figlio, così volonterosamente
consumata per voi. Vi do le rose d'oro della sua perfettissima Carità. Tutto
di mio Figlio vi do, e tutto di mio Figlio vi santifica e salva. Oh!
io sono nulla, io scompaio nel suo fulgore, io compio solo il gesto di
dare, ma Egli, Egli solo è l'inesauribile fonte di tutte le grazie!».
La potenza del Rosario
Ciò che il Cielo ci ha rivelato sul valore del S. Rosario
Vi esorto a rileggere e a meditare il messaggio che la Madonna
rivolse parlando a noi della potenza ed efficacia che il Santo Rosario
ha sempre sul Cuore di Dio e su quello Figlio suo. Ecco perché la
Madonna stessa nelle sue apparizioni prende parte alla recita del
Rosario, come nella grotta di Lourdes con S. Bernardetta e a Fatima con
me, Francesco e Giacinta. E quando il rosario scorre nelle vostre mani gli angeli e i santi si uniscono a voi. Mai come oggi, il mondo ha bisogno del vostro rosario. Ricordate
che sulla terra vi sono coscienze prive della luce della fede,
peccatori da convertire, atei da strappare a satana, infelici da
soccorrere, giovani disoccupati, famiglie nel bivio morale, anime da
strappare all’inferno. E’ stato tante volte, la recita di un
solo Rosario a placare lo sdegno della divina giustizia, ottenendo sul
mondo la Misericordia divina e la salvezza di tante anime. Solo così affretterete l’ora del trionfo del Cuore Immacolato della Madonna sul mondo.
Da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al
rosario, non c’è problema materiale, ne spirituale, nazionale o
internazionale che non si possa risolvere con il S. Rosario e con i
nostri sacrifici.”
Suor Lucia di Fatima “Bisogna
dare più spazio al Rosario. Col Rosario è possibile vincere tutti gli
ostacoli che Satana in questo momento vuole creare alla Chiesa
cattolica. Tutti i sacerdoti in particolare devono recitare il Rosario.
Il Rosario deve essere recitato col cuore e con gioia; non deve essere
solo un dovere da sbrigare frettolosamente.”
25 giugno 1985 e 12 giugno 1986, messaggi della Madonna a Medjugorje “Recitate
il Rosario. Figlia mia eccoti il Rosario. Tutti coloro che lo
reciteranno avranno da Me molte grazie. Esso è un forte legame che vi
unisce al mio Cuore. Esso glorifica il Signore, Re del cielo e della
terra. Un rosario detto con devozione è un richiamo per qualsiasi
intercessione, è la contemplazione dei misteri della fede.. il Padre
nostro.. è la preghiera di unione.. la preghiera del Signore.. la
preghiera di glorificazione dalla SS. Trinità con la recita del Gloria
al Padre.. dì ai miei figli di recitare il S. Rosario anello di fede e
di luce e legame di unione, di gloria, di beatitudine.. ecco o figli al
corona del Rosario! Chi la reciterà avrà da me tante grazie!.. è una
grande unione con il mio Cuore di Madre celeste che glorifica il
signore Re del cielo e dell’universo! Riferisci a tutti che mi amino
per riparare la moltitudine delle offese fatte al mio Divin Figlio Gesù
Cristo.”
Apparizioni di Maria Rosa Mistica a Montichiari “Recitate
ogni giorno il Rosario e con esso pregate per il vescovo e i
sacerdoti.. recitate molti Rosari. Io sola posso salvarvi dalle
disgrazie che si annunciano. Chiunque avrà fiducia in Me sarà salvo.”
Apparizioni della Vergine ad Akita “Gesù
e Io vogliamo salvare il mondo; ma occorre che i cristiani preghino
molto, particolar-mente recitando il Rosario e la Coroncina alla Divina
Misericordia. In ogni chiesa si deve recitare il Rosario insieme col
sacerdote dopo la Messa. Con la recita del Rosario, Satana sarà
sconfitto. Recitate ogni giorno il Rosario per la conversione dei
peccatori.”
Apparizioni della Vergine ad Ottawa La Madonna a Conyers a proposito del Rosario ha detto: “Per
favore, pregate il Rosario per la pace, vi prego. Pregate il Rosario
per ottenere forza interiore. Pregate contro i mali di questo tempo.
Tenete viva la preghiera nelle vostre case e dovunque andate”.
13 ottobre 1998, messaggio della Madonna a Nancy Fowler a Conyer“
Le Ave Maria dette con fede e amore sono come frecce d’oro,che partono
dalla bocca dei credenti e penetrano nel Cuore di Gesù.”
La SS. Vergine alle Tre Fontane
“Desidero che si continui a recitare il Rosario… Pregate, pregate
tanto, almeno 3 ore al giorno, recitate molti Rosari.. recitate il
Rosario , pregate con il cuore fervoroso. Il Signore ha toccato molti
cuori e li ha infiammati con l’amore del suo Cuore, ha confortato molti
sconsolati, ha portato la pace in molte famiglie, in molti cuori. Ha
fatto capire a tanti quanto sia stupenda e meravigliosa la preghiera,
quanto è efficace la recita del Rosario.”
La Madonna a Belpasso
“Figliolini miei, vi consegno il mio Rosario, Catena d’oro che vi
tiene stretti al mio Cuore: pregate, pregate col Rosario, tenetelo
stretto, recitatelo con fede, col cuore. Sarà la salvezza dell’umanità!
Questa sarà il segno che voi siete miei! Egli satana lo teme tanto, e
fa di tutto per perdere le anime. Però, io, la vostra Mamma faccio di
tutto per salvarle, perché questa è la volontà del Signore. Ma Io ho
bisogno del vostro aiuto. Pregate, fate sacrifici e penitenza. Amatevi,
amatevi come Io vi amo, solo così le anime si salveranno.”
La Madonna a Suor Chiara Scarabelli -
apparizione della Medaglia dei Consacrati “Prometto a tutti i bambini
che reciteranno il Rosario con grande devozione che al quinto mistero,
gli arcangeli Michele , Raffaele , e Gabriele disegneranno una croce
sulla loro fronte.”
Patricia Talbot “Il
Rosario è la preghiera del cielo, Io stessa sono venuta a domandarvi.
Con essa riuscirete a scoprire le insidie del mio avversario, vi
sottrarrete a tanti suoi inganni, vi difende da molti pericoli che vi
tende, esso vi preserva dal male e vi avvicina sempre più a me perché
io possa ente la vostra guida e la vostra protezione.”
La Madonna a Don Stefano Gobbi
“..Invece di inveire, prendete in mano, impugnate il Rosario, l’arma
che vincerà il mondo della tenebra. Fatevi apostoli del mio Rosario.
Ogni anima orante è una macchina che lega ogni Ave a me rivolta.
Nelle avversità e nelle tentazioni non cedere allo
scoraggiamento. La pratica della confessione e la recita de S. Rosario
sono le armi più efficaci contro il maligno.”
La Madonna a Luigina Sinapi - Mistica romana “Meditate
sulle sofferenze di Nostro Signore Gesù e sul profondo dolore di Sua
Madre. Pregate il Rosario, specialmente i Misteri Dolorosi per ricevere
la grazia di pentirvi.”
La Madonna a Marie-Claire Mukangango - apparizioni di Kibeho “Il
Rosario è un dono meraviglioso della Madonna all’umanità, questa
preghiera è la sintesi della nostra fede, il sostegno della nostra
speranza, l’esplosione della nostra carità.. è un Arma potente per
mettere in fuga il demonio, per superare le tentazioni, per vincere il
Cuore di Dio, per ottenere grazie dalla Madonna. Amate e fate amare la
Madonna. Pregate e fate pregare il Rosario. Questo è il mio testamento
spirituale”.
Padre Pio “Parla del Rosario di mia Madre Benedetta, parla alle anime dei grandi mezzi di salvezza Eucaristia e Rosario.
Figlia mia io sono la Vergine del Rosario: gioisco quando
vedo che tu ne consigli la recita , almeno di una terza parte per
onorarmi. Continua a farlo è devozione di salvezza.. avvolgi in questo
mio Rosario, coloro che ami e che sono tuoi.. parla alle anime
dell’Eucarestia, parla loro del Rosario, di’ che in grazia si cibino
del Corpo di Cristo e dell’alimento della preghiera del Rosario… se
verranno al Tabernacolo con le dovute disposizioni, cuore puro ed
assetato d’amore e reciteranno il Rosario, o la terza parte, tutti i
giorni, non occorrerà altro per allontanare la giustizia di Dio.. il
Rosario, il Tabernacolo, e le mie vittime sono sufficienti perché al
mondo siano dati il perdono e la pace.”
Gesù e Maria ad Alexandrina M. da Costa Don Bosco nei suoi sogni rivelatori vide
: “ Una regione selvaggia e sconosciuta, degli uomini alti, di aspetto
feroce, che combattevano fra di loro. Andavano incontro ad essi per
convertirli, missionari di vari ordini con il crocifisso in mano, ma
tutti venivano uccisi. Poi vide avanzare missionari, preceduti da
gruppi di giovani. Don Bosco riconobbe i suoi salesiani, e cominciò a
temere per la loro sorte. E intanto, noto, che i selvaggi davanti ad
essi si fermarono, diventavano pacifici, deponevano le armi e li
accoglievano con molta amicizia. Don Bosco vide che i suoi missionari
avanzavano con l Rosario in mano.
Tratto dai sogni di Don Bosco
04/11/2013
La battaglia di Lepanto
04/11/2013
La coalizione cristiana era stata promossa alacremente da Papa Pio V per soccorrere materialmente la veneziana città di Famagosta (o Famagusta; in greco Ammocosthos; in turco Gazimagusa), sull'isola di Cipro, assediata dai turchi e strenuamente, ma invano, difesa dalla guarnigione locale.
L'occupazione ottomana dell'isola fu legittimata dai turchi con la
necessità di bloccare gli scali portuali da cui i pirati cristiani erano
soliti salpare per depredare le navi turche dirette a Costantinopoli. L'isola inoltre era stata in passato un possedimento musulmano. Solo dal 1480 era parte del dominio di Venezia,
città peraltro assai distante geograficamente. Il sultano si sentì
dunque legittimato a rivendicare il controllo di Cipro, giovandosi, fra
l'altro, del favore con cui auspicava sarebbe stata accolta la
dominazione turca dalla popolazione locale, che rimproverava ai
veneziani un'eccessiva ingerenza ed un troppo duro sfruttamento.
Il contesto più generale è quello di una lotta generalizzata per il controllo del Mediterraneo.
Benché tra Oriente e Occidente gli scambi di persone, merci, denaro e
tecniche non cessassero mai e anzi fossero sempre intensissimi[6],
il crescente espansionismo ottomano in quegli anni preoccupava sempre
più i governi dell'occidente mediterraneo. Esso minacciava non solo i
possedimenti veneziani come Cipro, ma anche gli interessi spagnoli per
via della pirateria. Consapevole di questa tensione crescente, Pio V
ritenne allora che il momento fosse propizio per coalizzare in una Lega Santa le troppo divise forze della cristianità[7], alimentando lo spirito di Crociata per creare coesione intorno all'iniziativa.
Lo stendardo, benedetto dal Papa, fu consegnato solennemente dal cardinale di Granvelle a Don Giovanni d'Austria, nella basilica di Santa Chiara a Napoli il 14 agosto 1571[8].
Come base di ricongiungimento dell'armata cristiana era stata scelta Messina,
situata in posizione strategica rispetto al teatro delle operazioni.
Qui, a partire dal luglio 1571, dopo mesi di difficoltose trattative, si
incontrarono le flotte alleate. Ai primi di settembre, la flotta della
Lega era riunita al gran completo nel porto siciliano: al comando di Don
Giovanni erano 209 galere (di cui 203 o 204 avrebbero effettivamente preso parte alla battaglia) e 6 galeazze, oltre ai trasporti e al naviglio minore [9]. Le forze risultavano così composte: 12 galere del papa armate dal granduca di Toscana di cui 5 equipaggiate dai Cavalieri di Santo Stefano[10],
10 galere di Sicilia, 30 galere di Napoli, 14 galere di Spagna, 3
galere di Savoia, 4 galere di Malta, 27 galere di Genova (di cui 11
appartenenti a Gianandrea Doria), 109 galere (di cui 60 giunte da Candia) e 6 galeazze di Venezia .
La flotta della Lega, salpata da Messina il 16 settembre si mosse con
velocità differenti e si trovò riunita solo il 4 ottobre successivo nel
porto di Cefalonia[11]. Qui la raggiunse la notizia della caduta di Famagosta e dell'orribile fine inflitta dai musulmani a Marcantonio Bragadin, il senatore veneziano comandante la fortezza[12].
Il 1º agosto Famagosta si era arresa ed era stato raggiunto rapidamente un accordo con Lala Mustafà,
il comandante della spedizione ottomana. I turchi avrebbero messo a
disposizione delle imbarcazioni per evacuare i veneziani a Candia,
mentre altra parte dell'accordo prevedeva che la popolazione civile non
sarebbe stata molestata. Nel documento di capitolazione il comandante
turco si era impegnato promettendo e giurando per Dio et sopra la testa del Gran Signore di mantenere quanto nei capitoli si conteneva[13].
Qualche giorno dopo però, alla consegna delle chiavi della città ai
nuovi possessori, c'erano stati scontri verbali tra Bragadin e il
comandante turco, che irrimediabilmente avevano portato alla rottura
dell'accordo. Sembra che Lala Mustafà si fosse inizialmente adirato con
Bragadin e i suoi capitani dopo aver scoperto dell'uccisione, durante la
tregua, di decine di soldati turchi prigionieri dei veneziani, vicenda
testimoniata da alcuni superstiti fuggiaschi che avevano raccontato
l'accaduto. Inoltre Bragadin si era opposto alla decisione del Pascià di
trattenere a Famagosta uno dei capitani veneziani come garanzia del
ritorno delle imbarcazioni turche al porto. La richiesta di trattenere
un comandante italiano come ostaggio era ragionevole, ma viziata
dall'errore di non essere stata inserita direttamente nel capitolato del 1º agosto[14].
L'ostinazione di Bragadin aveva scatenato la rabbia di Mustafà, che a
sua volta aveva avuto una reazione di eccessiva violenza, tanto da
guadagnarsi, una volta tornato in patria, la disapprovazione ed il
rimprovero da parte dello stesso sultano[15].
Infatti Mustafà aveva fatto imprigionare i veneziani sulle galere
turche, aveva fatto decapitare i capitani al seguito di Bragadin e
infine quest'ultimo dopo una serie di torture era stato scorticato vivo[16]. La sua pelle era stata poi riempita di paglia e innalzata sulla galea del Pascià, che l'aveva condotta a Costantinopoli.
Apprese dunque le notizie di Famagosta e nonostante il maltempo le
navi della Lega presero il mare e giunsero, il 6 ottobre davanti al
golfo di Patrasso,
nella speranza di intercettare la potente flotta ottomana. Si noti che i
principali Stati d'Italia e le più grandi potenze europee dell'epoca,
come ad esempio la Spagna, avevano dovuto coalizzarsi per poter sperare
di battere l'Impero ottomano, allora all'apice della sua potenza. Va
notato che fino al XV secolo,
i turchi non avevano vantato particolari attitudini alla vita marinara.
La loro forza, più che per l'armamento o per la tecnica e strategia
militari, in cui non superavano per qualità i contingenti occidentali,
si era manifestata soprattutto per il tenace spirito di coesione e
solidarietà, che tradizionalmente contraddistingueva i corpi armati
ottomani.
Il 7 ottobre 1571, domenica, Don Giovanni d'Austria fece schierare le
proprie navi in formazione serrata, deciso a dar battaglia: le distanze
erano così ridotte che non più di 150 metri separavano le galee.
04/11/2013
Dal Salterio al Rosario
04/11/2013

Introduzione
Come recitare il Rosario
Le promesse della MadonnaRichiedi il Rosario gratis. Indulgenza Plenaria ogni giorno per la recita del Santo Rosario
Messaggio del 12 giugno 1986. Maria a Medjugorje
Cari figli, oggi vi invito a cominciare a dire il Rosario con fede
viva, così io potrò aiutarvi. Voi, cari figli, desiderate ricevere
grazie, ma non pregate, io non vi posso aiutare dato che voi non
desiderate muovervi. Cari figli, vi invito a pregare il Rosario; il
Rosario sia per voi un impegno da eseguire con gioia, così
comprenderete perché sono da così tanto tempo con voi: desidero
insegnarvi a pregare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
Introduzione.

Il
Rosario completo è composto di venti decine. È diviso in quattro parti
distinte, che si possono pregare separatamente in diversi momenti della
giornata, i cinque Misteri Gaudiosi, i cinque Misteri Luminosi, i cinque
Misteri Dolorosi, i cinque Misteri Gloriosi. Se si pregano solo cinque
decine al giorno, si usa pregare i Misteri Gaudiosi il lunedì e il
sabato, i Misteri Luminosi il giovedì, i Misteri Dolorosi il martedì e
il venerdì, i Misteri Gloriosi il mercoledì e la domenica.
Credo, Padre Nostro, 3 Ave Maria (per la fede, la speranza, la carità),
Gloria al Padre.
oppure
O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre.
Primo Mistero Gaudioso. L'Annunciazione dell'Angelo a Maria Vergine.

(Nel
sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo
della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con
te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse
un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla
luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo;
il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per
sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora
Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose
l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua
ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e
chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua
vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che
tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse:
"Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".
E l'angelo partì da lei.)
(Lc 1,26-38)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Secondo Mistero Gaudioso. La Visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta.

(In
quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in
fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò
Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino
le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a
gran voce: "Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo
grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco,
appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha
esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto
nell'adempimento delle parole del Signore".)
(Lc 1,39-45)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Terzo Mistero Gaudioso. La Nascita di Gesù.

(In
quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il
censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando
era governatore della Siria Quirino. Andavano tutti a farsi registrare,
ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della
famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in
Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare
insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano
in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce
il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una
mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.)
(Lc 2,1-7)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Quarto Mistero Gaudioso. La Presentazione di Gesù al Tempio.

(Quando
venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè,
portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è
scritto nella Legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al
Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani
colombi, come prescrive la Legge del Signore.)
(Lc 2,22-24)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Quinto Mistero Gaudioso. Il Ritrovamento di Gesù nel Tempio.

(I
suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di
Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo
l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via
del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i
genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una
giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i
conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a
Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai
dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che
l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue
risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio,
perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti
cercavamo". Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io
devo occuparmi delle cose del Padre mio?". Ma essi non compresero le sue
parole.)
(Lc 2,41-50)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Primo Mistero Luminoso. Il Battesimo di Gesù.

(In
quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi
battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho
bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?". Ma Gesù gli
disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni
giustizia". Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì
dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio
scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo
che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono
compiaciuto".)
(Mt 3,13-17)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Secondo Mistero Luminoso. Le Nozze di Cana.

(Tre
giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di
Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel
frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non
hanno più vino". E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è
ancora giunta la mia ora". La madre dice ai servi: "Fate quello che vi
dirà". Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei,
contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: "Riempite
d'acqua le giare"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo:
"Ora attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene
portarono. E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di
tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che
avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono da
principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno
buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono". Così Gesù
diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua
gloria e i suoi discepoli credettero in lui.)
(Gv 2,1-11)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Terzo Mistero Luminoso. L'Annuncio del Regno di Dio.

(Dopo
che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il
vangelo di Dio e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è
vicino; convertitevi e credete al vangelo".)
(Mc 1,14-15)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Quarto Mistero Luminoso. La Trasfigurazione.

(Circa
otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e
Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto
cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco
due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro
gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento
a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno;
tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che
stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a
Gesù: "Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per
te, una per Mosè e una per Elia". Egli non sapeva quel che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella
nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce che diceva: "Questi è il
Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo".)
(Lc 9,28-35)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Quinto Mistero Luminoso. L'Istituzione dell'Eucaristia.

(Mentre
mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo
diede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo". Poi prese il
calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: "Questo
è il mio sangue, il sangue dell'alleanza, versato per molti".)
(Mc 14,22-24)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Primo Mistero Doloroso. L'Agonia di Gesù nell'orto degli ulivi.

(Uscito
se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo
seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: "Pregate, per non entrare in
tentazione". Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e
inginocchiatosi, pregava: "Padre, se vuoi, allontana da me questo
calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". Gli apparve
allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia, pregava
più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che
cadevano a terra.)
(Lc 22,39-44)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Secondo Mistero Doloroso. La Flagellazione di Gesù alla colonna.

(Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare.)
(Gv 19,1)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Terzo Mistero Doloroso. La Coronazione di spine.

(I
soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli
misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli
dicevano: "Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi.)
(Gv 19,2-3)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Quarto Mistero Doloroso. Il Viaggio al Calvario di Gesù carico della Croce.

(Essi
allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo
del Cranio, detto in ebraico Golgota, dove lo crocifissero.)
(Gv 19,17-18)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Quinto Mistero Doloroso. La Crocifissione e Morte di Gesù.

(Dopo
questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per
adempiere la Scrittura: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno d'aceto;
posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela
accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto
è compiuto!". E, chinato il capo, spirò.)
(Gv 19,28-30)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Primo Mistero Glorioso. La Risurrezione di Gesù.

(Passato
il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e
l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un
gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò,
rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come
la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che
ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l'angelo disse alle
donne: "Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è
qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era
deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai
morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho
detto".)
(Mt 28,1-7)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Secondo Mistero Glorioso. L'Ascensione di Gesù al Cielo.

(Detto
questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse
al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se
n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e
dissero: "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo
Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno
allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo".)
(At 1,9-11)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Terzo Mistero Glorioso. La Discesa dello Spirito Santo.

(Mentre
il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme
nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di
vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si
trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si
posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito
Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro
il potere d'esprimersi.)
(At 2,1-4)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Quarto Mistero Glorioso. L'Assunzione di Maria Vergine al Cielo.

(D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente.)
(Lc 1,48-49)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Quinto Mistero Glorioso. L'Incoronazione di Maria Vergine.

(Nel
cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la
luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.)
(Ap 12,1)
Breve pausa di riflessione.
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.
Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco
dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più
bisognose della tua misericordia.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre secondo le intenzioni del Papa.
Salve Regina.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
31/07/2014
IL ROSARIO DELLA DIVINA MISERICORDIA
31/07/2014


Il quadro di Gesù misericordioso è ora disponibile . Richiedilo ora.
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Diffondi le promesse relative alla recita della Coroncina alla Divina Misericordia
La Madonna promette la salvezza dell'anima! Inizia ora i primi 5 sabati del mese!
Gesù conosce benississimo i tuoi problemi,le tue paure, i tuoi bisogni ,la tua malattia e
ti vuole aiutare.Ma come fa se tu non lo invochi,non lo preghi ?E' un
Padre misericordjoso che ti aspetta a braccia aperte in qualunque
momento.Prendi ora la corona del rosario e pregalo di esaudire le tue necessità: vedrai continui e silenziosi miracoli nella tua vita.Affidati a Lui con la coroncina alla Divina Misericordia ,esaudirà tutte le tue richieste ........ti toglierà la tristezza e ti darà la Sua gioia.Non temere .Ti dice : credi forse che Mi manchi l 'onnipotenza per venirti in aiuto ? Fidati fidati fidati di Lui.
Attraverso questa preghiera noi offriamo al Padre Eterno tutta la Persona di Gesù,
cioè la Sua divinità e tutta la Sua umanità che comprende corpo,
sangue e anima. Offrendo al Padre Eterno il Figlio amatissimo, ci
richiamiamo all'amore del Padre per il Figlio che soffre per noi. La
preghiera della Coroncina si può recitare in comune o individualmente.
Le parole pronunciate da Gesù a Suor Faustina, dimostrano che il bene
della comunità e di tutta l’umanità si trova al primo posto: "Con la recita della Coroncina avvicini a Me il genere umano" (Quaderni…, II, 281) Alla recita della Coroncina Gesù ha legato la promessa generale: "Per la recita di questa Coroncina Mi piace concedere tutto ciò che Mi chiederanno" (Quaderni…, V, 124 ) Nello scopo per il quale viene recitata la Coroncina Gesù ha posto la condizione dell'efficacia di questa preghiera: "Con la Coroncina otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla Mia Misericordia" (Quaderni…, VI, 93). In altre parole, il bene che chiediamo deve essere assolutamente conforme alla volontà di Dio. Gesù ha promesso chiaramente di concedere grazie eccezionalmente grandi a quelli che reciteranno la Coroncina.
Ascolta la coroncina alla Divina Misericordia
PROMESSA GENERALE :
Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto cio' che Mi chiederanno.
PROMESSE PARTICOLARI :
1) Chiunque reciterà la Coroncina alla Divina Misericordia otterrà tanta misericordia nell'ora della morte
- cioè la grazia della conversione e la morte in stato di grazia -
anche se si trattasse del peccatore più incallito e la recita una volta
sola....(Quaderni…, II, 122)
2)Quando verrà recitata vicino agli agonizzanti,
mi metterò fra il Padre e l'anima agonizzante non come giusto Giudice,
ma come Salvatore misericordioso.Gesù ha promesso la
grazia della conversione e della remissione dei peccati agli
agonizzanti in conseguenza della recita della Coroncina da parte degli
stessi agonizzanti o degli altri (Quaderni…, II, 204 - 205)
3) Tutte le anime che adoreranno la
Mia Misericordia e reciteranno la Coroncina nell'ora della morte non
avranno paura. La Mia Misericordia li proteggerà in quell'ultima lotta
(Quaderni…, V, 124).
Poiché queste tre promesse sono molto grandi e riguardano il
momento decisivo del nostro destino, Gesù rivolge proprio ai sacerdoti
un appello affinché consiglino ai peccatori la recita della Coroncina
alla Divina Misericordia come ultima tavola di salvezza .
Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà.
L’ora della Misericordia

Nell’ottobre 1937 a Cracovia, in circostanze non meglio
specificate da Suor Faustina, Gesù ha raccomandato di onorare l’ora
della propria morte, che lui stesso ha chiamato "un’ora di grande misericordia per il mondo intero" (Q. IV pag. 440). "In quell’ora – ha detto successivamente – fu fatta grazia al mondo intero, la misericordia vinse la giustizia" (Q V, pag. 517).
Gesù ha insegnato a suor Faustina come celebrare l’ora della Misericordia e ha raccomandato di:
- invocare la misericordia di Dio per tutto il mondo, soprattutto per i peccatori;
- meditare la Sua passione, soprattutto l’abbandono
nel momento dell’agonia e, in quel caso ha promesso la grazia della
comprensione del suo valore.
- Consigliava in modo particolare: "in quell’ora
cerca di fare la Via Crucis, se i tuoi impegni lo permettono e se non
puoi fare la Via crucis entra almeno per un momento in cappella ed
onora il mio Cuore che nel SS.mo Sacramento è pieno di misericordia. E
se non puoi andare in cappella, raccogliti in preghiera almeno per un
breve momento là dove ti trovi" (Q V, pag. 517).
Gesù ha fatto notare tre condizioni necessarie perché le preghiere in quell’ora siano esaudite:
- la preghiera deve essere diretta a Gesù e dovrebbe aver luogo alle tre del pomeriggio;
- deve riferirsi ai meriti della Sua dolorosa passione.
"In quell’ora – dice Gesù – non rifiuterò nulla all’anima che Mi prega per la Mia Passione" (Q
IV, pag. 440). Bisogna aggiungere ancora che l’intenzione della
preghiera deve essere in accordo con la Volontà di Dio, e la preghiera
deve essere fiduciosa, costante e unita alla pratica della carità
attiva verso il prossimo, condizione di ogni forma del Culto della
Divina Misericordia
Gesù a Santa Maria Faustina Kowalska
Si recita con la corona del Rosario.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Padre Nostro, Ave Maria, Credo.
Sui grani del Padre Nostro si dice:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la
Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in
espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.
Sui grani dell'Ave Maria si dice:
Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
Alla fine si dice tre volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.
si termina con l'invocazione
O Sangue e Acqua ,che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi,confido in Te
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Padre Nostro
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così
in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri
debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in
tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave Maria
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei
benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa
Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen
Credo
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della
terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu
concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio
Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo
giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre
onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello
Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la
remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna.
Amen.
O Sangue e Acqua ,che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi,confido in Te
Per chi non ha mai recitato il rosario e non
capisce bene come deve essere recitata la coroncina alla Divina
Misericordia segua lo schema qui sotto tutto di seguito e ricordi di
meditare la dolorosa passione di Gesù:
Segno della croce
1 volta Padre nostro
1 volta Ave Maria
1 volta il Credo Apostolico
di seguito:
1 volta :Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il
Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro
Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del
mondo intero.
e
10 volte di seguito : Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
1 volta :Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il
Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro
Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del
mondo intero.
e
10 volte di seguito : Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
1 volta :Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il
Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro
Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del
mondo intero.
e
10 volte di seguito : Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
1 volta :Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il
Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro
Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del
mondo intero.
e
10 volte di seguito : Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
1 volta :Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il
Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro
Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del
mondo intero.
e
10 volte di seguito : Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
quindi alla fine si ripete 3 volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.
1 volta
O Sangue e Acqua ,che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi,confido in Te
Amen. Segno della croce
Preghiera per ottenere la conversione di un peccatore .
Invocare l' intercessione di Suor Faustina Kowalska e recitare cin fede :
O sangue ed acqua che scaturisci dal cuore di Gesù, come sorgente di misericordia per noi, io confido in Te!
Gesù:
Quando, con fede e con cuore contrito, mi
reciterai questa preghiera per qualche peccatore io gli darò la
grazia della conversione.
Non temere Gesù tocchera' il cuore della persona a Lui lontana e gli dara' la grazia della conversione.
Per ogni preghiera puoi chiedere la conversione
di un peccatore specifico e non dimenticare MAI l'intercessione di suor
Faustina Kowalska .
Ogni giorno quando vedi persone che sono lontane dalla
fede invoca l'intercessione di suor Faustina e recita questa preghiera.
Al resto pensera' il Signore Gesu'.
20/08/2014
Storia del Santo Rosario
20/08/2014
Il santo Rosario, essendo sostanzialmente
composto della preghiera di Cristo Gesù e della salutazione angelica
- il Pater e l'Ave - e della meditazione dei misteri di Gesù
e di Maria, è senza dubbio la prima e la principale devozione
in uso presso i fedeli, dal tempo degli Apostoli e dei primi discepoli,
dì secolo in secolo giunta fino a noi.
Tuttavia, nella forma e nel metodo
in cui è recitato attualmente, fu ispirato alla Chiesa e suggerito
dalla Vergine a san Domenico per convertire gli Albigesi e i peccatori,
soltanto nel 1214, nel modo che sto per dire, così come lo riferisce
il beato Alano della Rupe nel suo celebre libro De Dignitate psalterii.
San Domenico, constatando che i peccati degli uomini erano di ostacolo
alla conversione degli Albigesi, si ritirò in una foresta presso
Tolosa e vi restò tre giorni e tre notti in continua preghiera
e penitenza. E tali furono i suoi gemiti e i suoi pianti, le sue penitenze
a colpi di disciplina per placare la collera di Dio che cadde svenuto.
La Vergine santa, allora gli apparve accompagnata da tre principesse
del cielo e gli disse: “Sai tu, caro Domenico, di quale arma si
servì la SS. Trinità per riformare il mondo?” -
“Signora mia - le rispose - voi lo sapete meglio di me: dopo il
figliolo vostro Gesù voi foste lo strumento principale della
nostra salvezza”. Ella soggiunse: “Sappi che l'arma più
efficace è stato il Salterio angelico, che è il fondamento
della Nuova Alleanza; perciò se tu vuoi conquistare a Dio quei
cuori induriti, predica il mio salterio”.
Il Santo si ritrovò consolato e ardente di zelo per la salvezza
di quelle popolazioni, andò nella cattedrale di Tolosa. Immediatamente
le campane, mosse dagli angeli, suonarono a distesa per radunare gli
abitanti. All'inizio della sua predica si scatenò un furioso
temporale; il suolo sussultò, il sole si oscurò, tuoni
e lampi continui fecero impallidire e tremare tutto l'uditorio. Il loro
spavento crebbe quando videro una effige della Vergine, esposta in luogo
ben visibile, alzare per tre volte le braccia al cielo e chiedere la
vendetta di Dio su di loro qualora non si convertissero e non ricorressero
alla protezione della santa Madre di Dio. Questo prodigio del cielo
infuse la più alta stima per la nuova devozione del Rosario e
ne estese la conoscenza.
Il temporale finalmente cessò per le preghiere di san Domenico,
che proseguì il discorso spiegando l'eccellenza del santo Rosario
con tanto fervore ed efficacia da indurre quasi tutti gli abitanti di
Tolosa ad abbracciarne la pratica e a rinunciare ai propri errori. In
breve tempo si notò nella città un grande cambiamento
di costumi e di vita.
San Domenico, ispirato dallo Spirito Santo, istruito dalla
Vergine e dalla sua personale esperienza, fin che visse predicò
il Rosario con l'esempio e con la parola, nelle città e nelle
campagne, ai grandi e ai piccoli, ai sapienti ed agli ignoranti ai cattolici
ed agli eretici. Il santo Rosario, ch'egli recitava ogni giorno, era
la sua preparazione alla predica e il suo appuntamento dopo la predicazione. Un giorno - ricorreva la festa di
san Giovanni Evangelista - il Santo stava in una cappella dietro l'altare
maggiore della cattedrale di Notre-Dame a Parigi e recitava il santo
Rosario per prepararsi a predicare. La Vergine gli apparve e disse:
“Domenico, la predica che, hai preparato è buona, ma molto
migliore è questa che ti pre-sento”. San Domenico riceve
dalle mani di lei il libro in cui è scritto il discorso, lo legge,
lo gusta, lo fa suo e ringrazia la Vergine santa. All'ora della predica
sale sul pulpito e, dopo aver detto in lode di san Giovanni Evangelista
soltanto ch'egli aveva meritato di essere il custode della Regina del
cielo, dichiara all'illustre uditorio dei grandi e dei dottori abituati
a discorsi singolari e forbiti, che avrebbe continuato non con le dotte
parole della sapienza umana, ma con la semplicità e la forza
dello Spirito Santo. E li intrattenne sul Rosario, spiegando loro, parola
per parola come avrebbe fatto parlando a fanciulli, il Saluto angelico,
servendosi dei pensieri e degli argomenti molto semplici letti sul foglio
che gli era stato consegnato dalla Madonna.
Lo stesso beato Alano della Rupe,
come riferisce ancora il Cartagena, racconta di parecchie altre apparizioni
di Nostro Signore e della Vergine Santa a san Domenico per stimolarlo
ed infervorarlo sempre più a predicare il santo Rosario perché
il peccato sia distrutto e i peccatori e gli eretici si convertano.
Ad un certo punto il Cartagena scrive: “Il Beato Alano racconta
che la Madonna gli rivelò come suo Figlio Gesù Cristo
era apparso a san Domenico, e gli aveva detto: “Domenico, io mi
compiaccio nel constatare che non ti appoggi sulla tua personale sapienza,
che lavori con umiltà alla salvezza delle anime e non cerchi
di piacere agli uomini vani. Molti predicatori, invece, usano fin dal
principio tuonare contro i peccati più gravi, ignorando che prima
di somministrare un rimedio disgustoso bisogna disporre il malato a
riceverlo e a profittarne. Per questo devono innanzitutto esortare gli
uditori ad amare la preghiera e specialmente il salterio angelico. Se
tutti incominceranno a pregare così, senza dubbio la divina clemenza
sarà propizia a quanti persevereranno. Predica dunque il mio
Rosario”.
Siccome ogni cosa, anche la più
santa, quando dipende soprattutto dalla volontà degli uomini,
è soggetta a mutamento, non bisogna meravigliarsi se la Confraternita
del santo Rosario perseverò nel fervore primitivo solo per lo
spazio di circa cento anni dalla sua istituzione; in seguito essa fu
quasi sepolta nell'oblio. All'abbandono del santo Rosario, contribuirono
senza dubbio la malizia e l'invidia del demonio che volle arrestare
il corso delle grazie di Dio attirate sul mondo da tale devozione.
Infatti la giustizia divina colpì tutti i, regni d'Europa, nel
1349, con la più orribile peste che fosse mai venuta; partita
dal Levante si diffuse in Italia, in Germania, in Francia, in Polonia,
in Ungheria; quasi tutti questi paesi furono devastati talmente che
di cento uomini appena uno sopravvisse. Nei tre anni che durò
il contagio, le città, le borgate, i villaggi, i monasteri furono
quasi completamente spopolati. A questo flagello di Dio seguirono altri
due: l'eresia dei Flagellanti ed il funesto scisma del 1376.
Quando finalmente, per divina misericordia,
queste calamità cessarono, la Vergine Santa ordinò al
Beato Alano della Rupe, illustre dottore e predicatore di fama dell'Ordine
di S. Domenico del convento di Dinan, in Bretagna, di rinnovare l'antica
Confraternita del santo Rosario; così, per disposizione della
Vergine, l'onore di ristabilire la nota Confraternita, toccò
a un religioso della stessa provincia dove essa era nata.
Per compiere quest'opera il beato Alano incominciò a lavorare
nel 1460, specialmente dopo che Nostro Signore - come egli stesso riferisce
- gli disse, dall'Ostia Santa mentre celebrava la Messa, per deciderlo
a predicare il Rosario: “Ma come, di nuovo tu mi metti in croce?”.
“Che dite mai Signore?”, rispose il beato Alano, spaventato.
“Sì, sono i tuoi peccati che mi crocifiggono - soggiunse
Gesù - e preferirei venire crocefisso un'al tra volta piuttosto
che vedere il Padre mio nuovamente offeso dai peccati che hai commesso
in passato. E anche adesso tu mi crocifiggi poiché possiedi la
scienza e quanto occorre per predicare il Rosario della mia Madre e
con questo mezzo istruire, tenere lontane dal peccato tante anime in
modo da salvarle ed impedire molti altri mali, ma tu non lo fai e così
sei colpevole dei peccati che si commettono”. Questi tremendi
rimproveri decisero il beato Alano a predicare senza posa il Rosario. Anche, la Vergine santa, gli disse
un giorno per animarlo sempre più a predicare il Rosario: “Tu
sei stato un grande peccatore in gioventù, ma io ottenni da mio
Figlio la tua conversione, ho pregato per te ed avrei perfino desiderato,
se ciò fosse stato possibile, di soffrire ogni sorta di pene
per salvarti, perché i peccatori convertiti sono la mia gloria
e per renderti degno di predicare dovunque il mio Rosario”.
S. Domenico svelandogli i grandi frutti ottenuti da lui nelle popolazioni
per mezzo di questa bella devozione gli disse: “Vedi il frutto
che ho colto predicando il Rosario? Fatelo anche voi, tu e tutti quanti
amate la Madonna, se volete attirare tutti i popoli alla vera scienza
delle virtù per mezzo di questo eccellente esercizio del Rosario”.
Ecco, in breve, quanto. la storia ci insegna riguardo alla istituzione
del santo Rosario per mezzo di S. Domenico. e al suo ristabilimento
per opera del beato Alano della Rupe.
Da quando san Domenico istituì
questa devozione e sino al 1460, anno in cui il beato Alano della Rupe
la rinnovò per ordine del cielo essa è detta Salterio
di Gesù e di Maria, sia perché contiene tante salutazioni
angeliche quanti salmi ha il salterio di Davide, sia perché i
semplici e gli ignoranti che non possono recitare il Salterio di Davide,
ricavano dalla recita del Rosario lo stesso frutto che si ottiene con
la recita dei salmi.
Da quando il beato Alano della Rupe
rinnovò questa devozione, la voce del popolo, che è voce
di Dio, la chiamò “Rosario”, cioè corona di
rose; e ciò per significare che ogni qual volta si recita devotamente
il Rosario si pone in capo a Gesù e a Maria una corona di 153
rose bianche e di 16 rosse del paradiso, che non perderanno mai la loro
bellezza e il loro splendore.
La Vergine approvò e confermò questo nome di Rosario rivelando
a parecchi che con le Ave Maria recitate in suo onore, le si fa dono
di altrettante gradite rose; e di tante corone di rose quanti sono i
Rosari recitati.
Il Rosario è dunque. una grande corona di rose; una parte del
Rosario é come un piccolo serto di piccoli fiori o piccola corona
di rose celesti che si mette in capo a Gesù e a Maria.
Come la rosa è la regina dei fiori, così il Rosario è
la rosa e la prima fra, le devozioni.
di Saint Louis Marie Grignion De Montfort
20/08/2014
Le 15 promesse di Maria SS. ai devoti del Rosario
20/08/2014
Le 15 promesse di Maria SS. ai devoti del Rosario
1. |
A tutti coloro che reciteranno il mio Rosario prometto la mia specialissima protezione. |
2. |
Chi persevererà nella recita del mio Rosario, riceverà grazie potentissime. |
3. |
Il Rosario sarà un'arma potentissima contro l'inferno, distruggerà i vizi, dissiperà il peccato e abbatterà le eresie. |
4. |
Il Rosario farà rifiorire le virtù, le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie di Dio. |
5. |
Chi confiderà in me, col Rosario, non sarà oppresso dalle avversità. |
6. |
Chiunque reciterà devotamente il S.
Rosario, con la meditazione dei Misteri, si convertirà se peccatore,
crescerà in grazia se giusto e sarà fatto degno della vita eterna. |
7. |
I devoti del mio Rosario nell'ora della morte, non moriranno senza Sacramenti. |
8. |
Coloro che recitano il mio Rosario
troveranno, durante la loro vita e nell'ora della morte, la luce di Dio e
la pienezza delle sue grazie e parteciperanno ai meriti dei beati in
Paradiso. |
9. |
Io libero ogni giorno dal Purgatorio le anime devote del mio Rosario. |
10. |
I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gioia in cielo. |
11. |
Ciò che chiederai col Rosario, l'otterrai. |
12. |
Coloro che propagano il mio Rosario saranno da me soccorsi in ogni loro necessità. |
13. |
Io ho ottenuto da mio Figlio che
tutti i devoti del Rosario abbiano per fratelli nella vita e nell'ora
della morte i Santi del Cielo. |
14. |
Coloro che reciteranno il mio Rosario fedelmente sono tutti figli miei amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù. |
15. |
La devozione del Santo Rosario è un grande segno di predestinazione. |
20/08/2014
Benedizioni del Rosario
20/08/2014
Benedizioni del Rosario
1.
I peccatori saranno perdonati.
2. Le anime assetate saranno
ristorate.
3. Coloro che sono incatenati
avranno le loro catene spezzate.
4. Coloro che piangono troveranno
felicità.
5. Coloro che sono tentati troveranno
pace.
6. Il povero troverà aiuto.
7. I Religiosi saranno corretti.
8. Coloro che sono ignoranti saranno
istruiti.
9. L'ardente imparerà a superare
l'orgoglio.
10. I defunti (le anime sante del
purgatorio) avranno sollievo alle loro pene dai suffragi.
20/08/2014
Benefici del Rosario
20/08/2014
Benefici
del Rosario
1. Gradualmente ci da una perfetta conoscenza di Gesù.
2. Purifica le nostre anime, lava
via il peccato.
3. Ci da vittoria su tutti i nostri
nemici.
4. Ci rende facile praticare la virtù.
5. Fa ardere in noi l'amore del Signore.
6. Ci arricchisce di grazie e meriti.
7. Ci provvede cosa occorre per pagare
tutti i nostri debiti a Dio e ai nostri compagni; e finalmente, ottiene
tutti i tipi di grazie per noi dall'Onnipotente.
20/08/2014
APPARIZIONI DI FATIMA
20/08/2014
Le apparizioni dell'Angelo

Prima
apparizione dell'Angelo
Nella primavera del 1916 Lucia Dos Santos di 9 anni con i suoi cuginetti Giacinta e Francesco
Marto di 6 e 8 anni, si trovavano al pascolo con le loro pecore alla
Loca do Cabeço, presso Aljustrel (frazione di Fatima), regione
sassosa tra elci e ulivi con delle grotte. Mentre giocavano una improvvisa
luce bianca li avvolse mentre un forte vento scuoteva gli alberi. Nel
mezzo di quella luce la figura di un giovane apparve che si presentò
dicendo: "Non temete, sono l'Angelo della pace. Pregate
con me." Inginocchiatosi per terra, piegò la testa fino a
toccare il suolo e fece ripetere a bambini per tre volte: "Mio Dio,
io credo, adoro, spero e Vi amo; Vi chiedo perdono per quelli che non
credono, non adorano non sperano non Vi amano." Poi alzatosi raccomandò: "Pregate così: I Cuori di Gesù e di Maria
stanno attenti alla voce delle vostre suppliche."
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Seconda
apparizione dell'Angelo
Avvenne nell'estate, quando i pastorelli giocavano attorno al pozzo
della casa di Lucia. L'Angelo si rivolse ad essi con queste parole: "Che fate? Pregate! Pregate molto! I Cuori di Gesù e Maria
hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all'Altissimo
preghiere e sacrifici." I bambini chiesero:"Come dobbiamo sacrificarci?"L'Angelo
rispose: "Di tutto ciò che potete, offrite un sacrificio
al Signore come atto di riparazione per i peccati con cui è
offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirerete
così la pace sulla vostra patria. Io sono il suo Angelo custode,
L'angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate conn umiltà
le sofferenze che il Signore vi manderà." Da questo momento
i pastorelli cominciarono ad offrire al Signore tutto ciò che
li poteva mortificare.
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 Terza
apparizione dell'Angelo
Avvenne
nell'autunno del 1916 al Cabeço. I bambini avevano iniziato le
preghiere quando apparve la luce e videro l'Angelo con in mano un calice
sovrastato da un'ostia, dalla quale cadevano nel calice alcune gocce
di sangue. Egli inginocchiatosi fece ripetere tre volte: " Santissima
Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, vi adoro profondamente
e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di
Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione
degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui è offeso. E
per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato
di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori." Dopo alzatosi
prese il calice e l'ostia rimasta sospesa e la diede a Lucia, mentre
il contenuto del calice a Giacinta e Francesco dicendo: "Prendete
il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo orribilmente oltraggiato
dagli uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro
Dio."
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Le apparizioni della Madonna

Prima
apparizione
Il 13 Maggio 1917 i bambini
avevano portato le pecore alla Cova d'Iria, stavano giocando quando
nel cielo senza nuvole apparve un bagliore come un lampo. Pensando che
fosse in arrivo un temporale riunirono il gregge, ma ci fu un secondo
chiarore e lì sopra un piccolo leccio videro "una Signora vestita
di bianco più splendente del sole, che emanava una luce chiara
ed intensa." La bella Signora disse: "Non abbiate paura, non voglio
farvi del male." Lucia domandò: "Da dove venite?" "Vengo
dal Cielo" rispose la Signora. Lucia: "Che cosa desiderate?" "Sono
venuta a chiedervi che veniate qui, sei mesi di seguito. Poi vi dirò
chi sono e che cosa voglio." Lucia: "Venite dal Cielo...e io andrò
in Cielo?" "Si andrai". "E giacinta?" "Anche" "E Francesco?"
"Anche lui , ma dovrà recitare molti rosari". Infine la
Madonna chiese: "Volete offrirvi a Dio, disposti ad accettare tutte
le sofferenze che Egli vi manderà, in atto di riparazione per
i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei
peccatori?" "Sì, vogliamo." "Dovrete soffrire molto, ma
la grazia di Dio sarà il vostro conforto." Quindi aprì
le mani con un gesto amoroso di madre che offre il suo cuore. Da esso
partiva una luce intensa che raggiungeva i ragazzi. La visione si dileguò
dicendo: "Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace
per il mondo e la fine della guerra." E scomparve.
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Seconda
apparizione
Il 13 Giugno 1917, accompagnati da una cinquantina di persone i bambini
stavano recitando il rosario, quando ci fu di nuovo il lampo, e subito
dopo la Signora sull'elce come a Maggio. "Cosa vuole da me?" domandò
Lucia. "Voglio che veniate qui il 13 del prossimo mese; che diciate
il Rosario tutti i giorni e che impariate a leggere. In seguito vi
dirò che cosa altro voglio". "Vorrei chiederle di portarci
in cielo", disse Lucia. "Sì, Giacinta e Francesco li porterò
tra poco, tu però devi rimanere quaggiù più a
lungo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare.
Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato;
a chi la praticherà prometto la salvezza; queste anime saranno
predilette da Dio, e come fiori saranno collocati da Me dinanzi al
Suo trono". Domandò Lucia:"Resterò qui sola?", "Non
ti scoraggiare: io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato
sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio".
Quindi aprì le mani e emanò quella luce sui bambini,
Giacinta e Francesco sembravano stare nella luce che si alzava verso
il cielo, Lucia in quella che si diffondeva sulla terra. Davanti al
palmo della mano destra della Signora c'era un cuore circondato di
spine che lo trafiggevano. Capirono che era il Cuore Immacolato di
Maria oltraggiato dai peccati degli uomini, e Lei quindi chiedeva
riparazione.
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Terza
apparizione
Il 13 Luglio 1917 recitavano il rosario con la folla, videro il solito
riflesso di luce e poi la Signora sull'elce. Lucia chiese: "Cosa vuole
da me?" Rispose: "Che veniate qui il 13 del prossimo mese, che
continuiate a recitare il Rosario tutti i giorni alla Madonna del
Rosario per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, perché
soltanto Lei vi potrà soccorrere". "Vorrei chiederle di
dirci chi è e di fare un miracolo perché credano tutti
che Lei ci appare". "Continuate a venire qui. A Ottobre dirò
chi sono, quel che voglio e farò un miracolo che tutti possano
vedere per credere. Sacrificatevi per i peccatori, e dite spesso,
specialmente facendo qualche sacrificio: O Gesù, è per
vostro amore, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei
peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria". A queste
parole aprì di nuovo le mani e il riflesso di luce sembrò
penetrare la terra, i bambini ebbero la visione dell'inferno, spaventati
alzarono gli occhi all Signora che disse: "Avete visto l'inferno,
dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle Dio vuole
stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato, se faranno
quel che vi dirò molte anime si salveranno e ci sarà
la pace". Poi aggiunse: " Se i miei desideri saranno ascoltati
la Russia si convertirà e visarà pace, se no la Russia
espanderà i suoi errori nel mondo, porterà a delle nuove
guerre e alla persecuzione della Chiesa, i buoni saranno martirizzati
e il Santo Padre soffrirà molto; alcune nazioni scompariranno.
Ma alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre
mi consacrerà la Russia e essa sarà convertita e il
mondo godrà un periodo di pace. In Portogallo la fede sarà
preservata". "Volete imparare una preghiera?" "Sì vogliamo!".
"Quando recitate il Rosario, dite alla fine di ogni decina: O Gesù,
perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta
in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della
tua misericordia".
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Quarta
apparizione
In Agosto i bambini furono impediti dalle autorità civili anti-ecclesiastiche
di andare all'incontro del 13 in cui si era radunata una folla immensa.
I bambini per due giorni furono rinchiusi e minacciati di torture per
farli smentire ma essi non cedettero, erano pronti ad offrire la loro
vita per non tradire le promesse fatte alla Madonna. Così furono
rilasciati. Il 19 Agosto mentre pascolavano il gregge in un luogo chiamato
Valinhos videro la Signora sopra un' elce. "Cosa volete da me?" disse
Lucia. "Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il 13,
che continuiate a dire il Rosario tutti i giorni. Nell'ultimo mese farò
il miracolo affinché tutti credano". Poi con un aspetto più
triste disse: "Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori.
Badate che molte anime vanno all'inferno perché non vi è
nessuno che preghi per loro".
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Quinta
apparizione
Il 13 Settembre circa 30.000 persone li accompagnarono alla Cova da
Iria e lì recitarono il Rosario, poco dopo apparve la Signora
sull'elce. "Voglio che veniate qui il 13 Ottobre e che continuiate
a recitare il Rosario per ottenere la fine della guerra. In Ottobre
verrà anche il Signore, la Madonna addolorata, la Madonna del
Carmine, San Giuseppe con Gesù bambino, per benedire il mondo.
Dio è contento dei vostri sacrifici non vuole che dormiate con
la corda ai fianchi, usatela solo durante il giorno".
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Sesta
e ultima apparizione
Il 13 Ottobre 1917 i bambini erano circondati da una folla di 70.000
persone sotto una pioggia torrenziale, lucia chiese di nuovo alla Signora:
"Cosa volete da me?" , rispose: "Sono la Madonna del Rosario, desidero
che qui si costruisca una cappella in mio onore, che si continui a recitare
il Rosario tutti i giorni. La guerra finirà." Poi Lucia disse:
"Vorrei chiederle molte grazie, le esaudirete?". "Alcune sì,
altre no. E' necessario che chiedano perdono per i loro peccati, che
non offendano più Dio nostro Signore che è già
troppo offeso". "Volete altro da me?". "Non voglio più
niente". Quindi aprì di nuovo le mani e lanciò un
raggio di luce in direzione del sole, così Lucia gridò
che guardassero il sole. A questo punto accadde il segno promesso, Lucia
gridò di guardare il sole, la pioggia cessa improvvisamente ed
appare un insolito sole lucente ma non abbagliante. Il sole comincia
a girare su se stesso proiettando in ogni direzione fasci di luce di
ogni colore che accendono e colorano le nubi, il cielo, gli alberi,
la folla. Si ferma per alcuni momenti poi riprende, si ferma ancora
e poi ricomincia come prima. Ad un tratto sembra che si stacchi dal
cielo per precipitare sulla folla che assisteva terrorizzata, cadeva
in ginocchio, invocava misericordia. Intanto i bambini videro accanto
al sole la Madonna vestita di bianco col manto azzurro, S. Giuseppe
col Bambino che benedicevano il mondo. Poi dopo questa visione videro
il Signore che benediceva il mondo, con accanto la Madonna Addolorata.
Svanita questa visione videro la Madonna del Carmelo. Terminato il miracolo
la gente si accorse di avere gli abiti completamente asciutti.
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Il 10 Dicembre 1925 Lucia ricevette l'apparizione della Madonna e
del bambin Gesù nella sua cella presso le Dorotee. La Madonna le mostrò
il Suo Cuore circondato di spine e le disse:
"Guarda figlia mia, il mio Cuore coronato di spine, che gli uomini
ingrati ad ogni momento mi infiggono con bestemmie e ingratitudini.
Tu, almeno, cerca di consolarmi e assicura a tutti coloro che:
- Per 5 mesi consecutivi, nel primo sabato del mese si confesseranno
con l'intenzione di riparare le offese al Cuore Immacolato,
- riceveranno la Santa Comunione con la stessa intenzione, sempre
nel primo sabato del mese,
- reciteranno il Rosario, almeno una terza parte con la stessa intenzione,
- e mi faranno compagnia per un quarto d'ora meditando i 15 misteri
del Rosario con lo scopo di offrirmi riparazione,
Io prometto di assisterli nell'ora della morte con tutte le grazie necessarie
per la salvezza delle loro anime"
Come la Madonna disse nell'apparizione del 13 Luglio 1917, " Verrò
a chiedere la consacrazione della Russia". Lei fece questo il 13 Giugno
1929, quando apparve a Lucia nella cappella delle Dorotee nella città
di Tuy. Così racconta Lucia:" Avevo chiesto ed ottenuto dai miei superiori
e dal confessore di fare l'Ora Santa dalle 11 a mezzanotte il giovedì
e il venerdì notte. Essendo
da sola di notte mi inginocchiai vicino alla balaustra dell'altare
e prostrata pregai le preghiere dell'Angelo. Mi sentii stanca allora
mi alzai e dissi le preghiere con le braccia a forma di croce. L'unica
luce era quella della lampada. Improvvisamente l'intera cappella fu
illuminata da una luce soprannaturale, e sopra l'altare apparve una
croce di luce che raggiungeva il soffitto. In una luce più chiara
sulla parte superiore della croce si poteva vedere il viso di un uomo
e il suo corpo fino alla vita; sul suo petto vi era una colomba di
luce; inchiodato alla croce c'era il corpo di un'altro uomo. Un po'
sotto la vita potei vedere un calice e una larga ostia sospesa nell'aria,
su cui cadevano gocce di sangue dal viso di Gesù crocifisso e dalla
ferita del costato. Queste gocce cadevano giù sull'ostia e riempivano
il calice. Alla destra della croce vi era la Madonna e nella sua mano
il suo Cuore Immacolato. (era la Madonna di Fatima, col suo Cuore
Immacolato sulla mano sinistra, senza spade o rose, ma con una corona
di spine e fiamme). Sotto la sinistra della croce, a grandi lettere
come se fossero di acqua cristallina, cadevano sull'altare e formavano
queste parole "Grazia e Misericordia". Capii che era il mistero della
Santissima Trinità che mi era mostrato, e ricevetti luce su quel mistero
che non mi è permesso rivelare. La Madonna mi disse: "Il momento
è venuto in cui Dio chiede al Santo Padre, in unione con tutti i vescovi
del mondo, di consacrare la Russia al mio Cuore Immacolato, promettendo
così di salvarla in questo modo. Ci sono così tante anime che sono
condannate dalla giustizia di Dio per i peccati commessi contro di
me, che sono venuta a chiedere riparazione: fai sacrifici per questa
intenzione e prega."
Papa Pio XI non fece la consacrazione che chiese la Madonna. Pio
XII non consacrò la Russia ma il mondo intero al Cuore Immacolato
di Maria. Papa Pio XII fece qualcosa di simile nel 1942 e più tardi
consacrò il popolo russo nel 1952.
Il 13 Maggio 1982, un anno dopo il tentativo di assassinare Papa
Giovanni Paolo II, egli andò a Fatima per ringraziare la Madonna di
averlo salvato.
Poi il
Papa richiese la statua della Madonna di Fatima della Capelinha a
Roma, e in unione collegiale coi Vescovi della Chiesa, egli consacrò
il mondo al Cuore Immacolato di Maria il 25 Marzo 1984, menzionando
le nazioni care alla Madonna, come la Russia.
Infine
il Papa richiese la statua da Fatima e in unione collegiale con tutti
i vescovi del mondo l'8 ottobre 2000 consacrò il mondo al Cuore
Immacolato.
Il Papa Giovanni Paolo II beatificò Francesco e Giacinta Marto il 13 maggio 2000 in una celebrazione di più di 700.000 persone.
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20/08/2014
CUORE IMMACOLATO DI MARIA
20/08/2014
Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria
Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, al Tuo Cuore Immacolato noi ci consacriamo, in atto di totale abbandono al Signore.
Da Te saremo condotti a Cristo. Da Lui e con Lui saremo condotti ai Padre.
Cammineremo alla luce della fede e tutto faremo perché il mondo creda che Gesu Cristo è l'inviato dal Padre.
Con Lui noi vogliamo portare l'Amore e la Salvezza fino ai confini del mondo.
Sotto la protezione dei Tuo Cuore Immacolato, saremo un solo
Popolo con Cristo. Saremo testimoni della Sua risurrezione. Da Lui
saremo condotti al Padre, a gloria della Santissima Trinità, che
adoriamo, lodiamo e benediciamo. Amen
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La devozione dei Primi
5 Sabati
Nell'ottobre
1925 Lucia entrava nella casa delle Suore Dorotee a Pontevedra, in Spagna.
Il 10 Dicembre 1925 nella sua cella le apparve la Santa Vergine con
a fianco Gesù bambino. La Madonna le mostrò un su una mano un Cuore
intrecciato di spine e il bambino disse:
"Abbi pietà del Cuore della tua Santissima
Madre, che è coperto di spine che gli uomini ingrati gli configgono
ad ogni momento, e non c'è nessuno che faccia un atto di riparazione
per togliergliele."
Poi la Madre di Dio disse: "Guarda figlia mia,
il mio Cuore coronato di spine, che gli uomini ingrati ad ogni momento
mi infiggono con bestemmie e ingratitudini. Tu, almeno, cerca di consolarmi
e assicura a tutti coloro che:
- Per 5 mesi consecutivi, nel primo sabato del mese
si confesseranno con l'intenzione di riparare le offese al Cuore
Immacolato,
- riceveranno la Santa Comunione con la stessa
intenzione, sempre nel primo sabato del mese,
- reciteranno il Rosario, almeno una terza parte con
la stessa intenzione,
- e mi faranno compagnia per un quarto d'ora meditando
i 15 misteri del Rosario con lo scopo di offrirmi riparazione,
Io prometto di assisterli nell'ora della morte
con tutte le grazie necessarie per la salvezza delle loro anime"
La confessione può essere fatta anche entro otto giorni
il primo sabato o anche di più, purché ci si comunichi in grazia,
con l'intenzione di offrire riparazione al Cuore Immacolato di Maria.
Se si dimenticasse di formulare questa intenzione nella confessione
allora essa può essere formulata nella confessione seguente. La confessione
e la comunione devono ripetersi per 5 mesi consecutivi senza interruzione
altrimenti si deve ricominciare da capo.
Gesù rivelò a Lucia la ragione dei 5 sabati di riparazione,
si tratta di 5 classi di offese e bestemmie contro il Cuore Immacolato
di Maria:
1. bestemmie contro la Immacolata Concezione.
2. contro la Sua Verginità.
3. contro la Sua Maternità Divina e il rifiuto di riconoscerla
come Madre degli uomini.
4. L'opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore
dei piccoli l'indifferenza, il disprezzo e perfino l'odio contro questa
Madre Immacolata.
5. L'opera di coloro che La offendono direttamente nelle sue
immagini sacre.
"La grande gioia è vedere il Cuore Immacolato
della nostra tenera Madre conosciuto, amato e consolato per mezzo
di questa devozione."
20/08/2014
SACRO CUORE DI GESU'
20/08/2014
Offerta della giornata al Sacro Cuore di Gesù
Cuore
Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, in
unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le
sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la
salvezza di tutti gli uomini, a gloria del Divin Padre. Amen
Atto di Consacrazione al Sacro Cuore
Io, dono e consacro al Cuore adorabile di Gesù
la mia persona e la mia vita, le mie azioni, pene e sofferenze per non
più servirmi di alcuna parte del mio essere, se non per onorarlo, amarlo
e glorificarlo. E' questa la mia irrevocabile volontà: essere tutto suo
e fare ogni cosa per suo amore, rinunciando a tutto ciò che può
dispiacergli. Ti scelgo, Sacro Cuore di Gesù, come unico oggetto del mio
amore, custode della mia vita, pegno della mia salvezza, rimedio della
mia fragilità e incostanza, riparatore di tutte le colpe della mia vita
e rifugio sicuro nell'ora della mia morte. Sii, o Cuore di bontà e di
misericordia, la mia giustificazione presso Dio Padre e allontana da me
la sua giusta indignazione. Cuore amoroso di Gesù, pongo in te la mia
fiducia, perchè temo tutto dalla mia malizia e debolezza, ma spero
tutto dalla tua bontà. Distruggi in me quanto può dispiacerti. Il tuo
puro amore s'imprima profondamente nel mio cuore in modo che non ti
possa più dimenticare o essere separato da te. Ti chiedo, per la tua
bontà, che il mio nome sia scritto in te, poichè voglio vivere e morire
come tuo vero devoto. Sacro Cuore di Gesù, confido in te!
Santa Margarita María Alacoque
Le promesse di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque per i devoti del suo Sacro Cuore
-
Darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato
-
Porterò soccorso alle famiglie che si trovano in difficoltà e metterò la pace nelle famiglie divise.
-
Li consolerò nelle loro afflizioni.
-
Sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.
-
Spargerò abbondanti benedizioni sopra tutte le loro opere.
-
I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l'oceano della Misericordia.
-
Le anime tiepide si infervoreranno.
-
Le anime fervorose giungeranno in breve a grande perfezione.
-
Benedirò i luoghi dove l'immagine del mio Sacro Cuore verrà esposta ed onorata.
-
A tutti coloro che lavoreranno per la salvezza delle anime darò loro il dono di commuovere i cuori più induriti.
-
Il nome di coloro che propagheranno la devozione al mio Sacro Cuore sarà scritto nel mio Cuore e non ne verrà mai cancellato.
-
Io ti prometto, nell'eccesso della
Misericordia del mio Cuore, che il mio Amore Onnipotente concederà a
tutti coloro che si comunicheranno al Primo Venerdì del mese per nove
mesi consecutivi, la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno
in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà il
loro asilo sicuro in quell'ora estrema.
07/10/2014
Il ROSARIO l'arma che sconfisse i Turchi a Lepanto
07/10/2014
Il Rosario, "l'arma" che vinse i turchi a Lepanto
Ricorre oggi l'anniversario della vittoria della Lega Santa nella Battaglia di Lepanto, evento da cui scaturisce la festa della Madonna del Rosario
All’imboccatura del golfo di Corinto, dove si incontrano le acque dello Ionio e dell’Egeo, si consumò nell’ottobre del 1571 una battaglia navale il cui ricordo oscilla tra storia, mito e religiosità. La Battaglia di Lepanto è per molti ancora oggi una pietra miliare sulla quale è scolpita l’identità cristiana europea. Altri ritengono che questa “pietra”, più che alla reale incidenza storica dell’evento, debba il suo peso alla componente mitologica che vi si depositò sopra. Lo storico Alberto Leoni, autore de La Croce e la Mezzaluna. Le guerre tra le nazioni cristiane e l'Islam (ed. Ares, 2009), ci aiuta a far luce su un evento da cui scaturisce la festa che la Chiesa celebra oggi, ossia la Madonna del Rosario, istituita da Pio V sotto il titolo di Santa Maria della Vittoria. È proprio il Rosario, d’altronde, l’oggetto che determinò l’esito di quella cruciale battaglia…
***
Quali furono gli antefatti che portarono alla Battaglia di Lepanto?
La grande battaglia navale del 7 ottobre 1571 fu il momento culminante di uno scontro durato almeno mezzo secolo per la supremazia navale nel Mediterraneo. Sicuramente l’evento decisivo fu la conquista delle coste nordafricane da parte dell’Impero ottomano all’inizio del XVI secolo e la possibilità per le flotte di pirati ivi stanziate di diventare corsari agli ordini della Sublime Porta. Dopo innumerevoli scontri e assedi i musulmani sembrarono avere il sopravvento con la spettacolare vittoria di Gerba nel 1560. Malta, difesa dai Cavalieri Ospitalieri, resistette miracolosamente all’assedio del 1565 ma era ovvio che erano gli ottomani ad avere l’iniziativa strategica. Così quando il sultano Selim II attaccò senza preavviso o giustificazione l’isola di Cipro nel 1570, possedimento veneziano, l’esito apparve scontato. I turchi avevano sempre vinto ogni guerra perché avevano badato ad attaccare una potenza cristiana per volta, o Venezia o l’Impero, mai tutte e due insieme. Cipro cadde il 1° agosto 1571 ma, inaspettatamente, papa Pio V aveva costituito la Lega Santa, riunendo in una difficilissima alleanza Venezia e la Spagna di Filippo II oltre agli Stati italiani.
Quanto fu decisivo il ruolo di papa Pio V ai fini della vittoria cristiana?
Decisivo è dir poco. I Pontefici di allora avevano una buona forza militare ma possedevano, soprattutto, un’eccezionale corpo diplomatico e risorse finanziarie enormi che derivavano dalle offerte di tutta la cristianità. Del resto non fu l’ultima e nemmeno la prima volta che i Papi si mossero per suscitare la resistenza dell’Europa cristiana contro un impero come quello ottomano, dotato di risorse apparentemente inesauribili. Ricordiamo solo l’opera di Callisto III che portò alla vittoria di Belgrado del 1456 o quella di Innocenzo X per il trionfo di Vienna del 1683.
Si racconta che l’ammiraglio ottomano Alì Pascià ebbe ad esclamare: “Temo più le preghiere di questo Papa, che tutte le milizie dell’imperatore”. Cosa c’è di vero a Suo avviso?
In effetti, come detto prima, Alì Pascià temeva la capacità di mobilitazione della Chiesa cattolica, sia finanziaria che diplomatica. La preghiera, poi, ebbe un’importanza basilare ma va ricondotta alla rinnovata spiritualità della cosiddetta Controriforma, la più grande riforma mai attuata nella storia della Chiesa.
A proposito di preghiera: qual è il nesso tra la vittoria di Lepanto e la recita del Rosario?
Proviamo a immaginare di essere su una galea come quella riprodotta al museo navale di Barcellona: scafo stretto, abbordaggi e corpo a corpo, nessuna possibilità di fuga. Ci voleva una forza morale enorme per superare il terrore della battaglia, il tanfo dei corpi, l’orrore delle ferite, l’incubo di essere uccisi o, peggio, di essere fatti prigionieri. La recita del Rosario - che Giovanni Paolo II definì un preghiera tra le più virili - ebbe un effetto prodigioso sul morale dei combattenti. La preghiera a Maria è un’antica tradizione cristiana, dai bizantini che la chiamavano “Arcistratega” ai cristeros che si definivano “Tropas de Maria”.
Insigni studiosi sostengono che l’importanza della vittoria di Lepanto fu sovradimensionata a fini propagandistici dai cristiani. Eppure ci sarà un motivo per cui il celebre storico militare, sir John Keegan, elenca Lepanto tra le quindici battaglie navali decisive della storia. Non crede?
Innanzitutto, come giustamente ha precisato Alessandro Barbero, la Battaglia di Lepanto non avvenne il 7 ottobre ma il 17 di quel mese, quando la stagione era molto avanzata. Va infatti ricordato che il calendario gregoriano fu introdotto nel 1582, sopprimendo ben dieci giorni. Ora è innegabile che gli ottomani vinsero la guerra di Cipro e che la Lega si sciolse dopo aver conseguito una vittoria spettacolare. Si può anche discutere quale pericolo sarebbe derivato dall’avere una flotta ottomana ancorata dall’altra parte dell’Adriatico. Se solo Alì Pascià lo avesse voluto, ed era estremamente ambizioso, la flotta ottomana avrebbe preso terra in qualsiasi punto da Ancona a Otranto con esiti difficilmente prevedibili. Ma se questa è fantastoria, resta un dato molto più oggettivo e cioè che la flotta ottomana, da quel momento in poi non ebbe più la superiorità su quella cristiana anche se i pirati barbareschi continuarono le loro razzie fino al 1830. A Lepanto i turchi non persero solo centinaia di navi ma anche, e soprattutto, equipaggi e arcieri perfettamente addestrati e non rimpiazzabili che dopo molti anni. Un destino simile a quello dell’elite dei piloti giapponesi periti nell’affondamento di quattro portaerei alle Midway nel 1942. Inoltre, il progresso scientifico e industriale era sempre più accelerato e il cannone e le vele ebbero in breve il sopravvento sulle galee. L’era moderna cancellava il medioevo e gli ottomani erano destinati a restare sempre più indietro nel progresso tecnologico. Lepanto era stata la loro ultima occasione.
Qual è il messaggio che la Battaglia di Lepanto rivolge a noi contemporanei, atterriti dagli spettri di un redivivo, presunto scontro di civiltà?
Un messaggio? Magari che si dovrebbe ricominciare a studiare la storia della cristianità europea, guardando anche alle occasioni nelle quali essa è stata salvata da vittorie militari, a partire dall’Alto medioevo alla battaglia di Varsavia del 1920. Bisognerebbe riprendere a capire chi siamo e perché siamo così fiacchi da non aiutare in modo più deciso quei milioni di cristiani che vengono attaccati, uccisi e resi schiavi in ogni parte del mondo. Quanto allo scontro di civiltà mi permetto di esprimere pesanti dubbi sull’attualità di questo concetto. Gli unici che stanno combattendo con tutte le proprie forze contro il califfato islamico in una lotta disperata sono altri musulmani: i curdi le cui donne, ben lungi dall’essere tappate in casa, si stanno battendo con un eroismo straordinario, degno della cristianità del XVI secolo. Si pensi solo ai commenti occidentali sul sacrificio di Arin Mirkan, la soldatessa che, per evitare di essere catturata e resa schiava dei tagliagole di Isis si è fatta saltare in aria provocando dure perdite al nemico. I giornalisti hanno subito definito il gesto “da kamikaze” ignorando la tradizione nipponica da cui proviene il termine. Ma allora, la contessa Amalda de Rocas, fatta prigioniera a Cipro nel 1570 e che diede fuoco alla santabarbara della nave in cui si trovava, cos’era? Oggi diremmo che era una pazza sconsiderata e che piuttosto che morire si può anche vivere da schiave del sesso, brutalizzate dagli uomini di Isis. Un giorno o l’altro dovremo decidere se Arin è un’eroina o una pazza e soprattutto da che parte stare e cosa essere.
16/10/2014
MADONNA DEL ROSARIO E BATTAGLIA DI LEPANTO (1571)
16/10/2014
MADONNA DEL ROSARIO E BATTAGLIA DI LEPANTO (1571)
Come già
per Poitiers (732) e poi sarà per Vienna (1683), la vittoria a Lepanto
(grazie alla Regina delle Vittorie) fu fondamentale per arrestare
l'avanzata dei musulmani in Europa
Nel
1212 san Domenico di Guzman, durante la sua permanenza a Tolosa, vide
la Vergine Maria che gli consegnò il Rosario, come risposta ad una sua
preghiera, a Lei rivolta, per sapere come combattere l'eresia albigese.
Fu
così che il Santo Rosario divenne l'orazione più diffusa per
contrastare le eresie e fu l'arma determinante per vincere i musulmani a
Lepanto. Come già per Poitiers (ottobre 732) e poi sarà per Vienna
(settembre 1683), la battaglia di Lepanto fu fondamentale per arrestare
l'avanzata dei musulmani in Europa. E tutte e tre le vittorie vennero
imputate, oltre al valore dei combattenti, anche e soprattutto
all'intervento divino.
LA GUERRA DI CIPRO
La battaglia navale
di Lepanto si svolse nel corso della guerra di Cipro. Era il 7 ottobre
1571 quando le flotte musulmane dell'Impero ottomano si scontrarono con
quelle cristiane della Lega Santa, che riuniva le forze navali della
Repubblica di Venezia, dell'Impero spagnolo (con il Regno di Napoli e di
Sicilia), dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei
Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Granducato di Toscana e
del Ducato di Urbino, federate sotto le insegne pontificie.
Dell'alleanza cristiana faceva parte anche la Repubblica di Lucca, che
pur non avendo navi coinvolte nello scontro, concorse con denaro e
materiali all'armamento della flotta genovese.
Prima della partenza
della Lega Santa per gli scenari di guerra, san Pio V benedisse lo
stendardo raffigurante, su fondo rosso, il Crocifisso posto fra gli
apostoli Pietro e Paolo e sormontato dal motto costantiniano In hoc
signo vinces. Tale simbolo, insieme con l'immagine della Madonna e la
scritta S. Maria succurre miseris, issato sulla nave ammiraglia Real,
sarà l'unico a sventolare in tutto lo schieramento cristiano quando,
alle grida di guerra e ai primi attacchi turchi, i militi si uniranno in
una preghiera accorata. Mentre si moriva per Cristo, per la Chiesa e
per la Patria, si recitava il Santo Rosario: e i prigionieri remavano
ritmando il tempo con le decine dei misteri. L'annuncio della vittoria
giungerà a Roma 23 giorni dopo, portato da messaggeri del Principe
Colonna. Il trionfo fu attribuito all'intercessione della Vergine Maria,
tanto che san Pio V, nel 1572, istituì la festa di Santa Maria della
Vittoria, trasformata da Gregorio XIII in «Madonna del Rosario».
SOLDATI, VENTURIERI E MARINAI
Comandante
generale della flotta cristiana era Don Giovanni d'Austria di 24 anni,
figlio illegittimo del defunto Imperatore Carlo V e fratellastro del
regnante Filippo II. Al fianco della sua nave Real erano schierate: la
Capitana di Sebastiano Venier, capitano generale veneziano; la Capitana
di Sua Santità di Marcantonio Colonna, ammiraglio pontificio; la
Capitana di Ettore Spinola, capitano generale genovese; la Capitana di
Andrea Provana di Leinì, capitano generale piemontese; l'ammiraglia
Vittoria del priore Piero Giustiniani, capitano generale dei Cavalieri
di Malta. In totale, la Lega schierò una flotta di 6 galeazze e circa
204 galere. A bordo erano imbarcati non meno di 36.000 combattenti, tra
soldati, venturieri e marinai.
A questi si aggiungevano circa 30.000
galeotti rematori. Comandante supremo dello schieramento ottomano era
Müezzinzade Alì Pascià. La flotta turca, munita di minore artiglieria
rispetto a quella cristiana, possedeva 170-180 galere e 20 o 30
galeotte, cui si aggiungeva un imprecisato numero di fuste e brigantini
corsari. La forza combattente, comprensiva di giannizzeri, ammontava a
circa 20-25.000 uomini. L'ammiraglio, considerato il migliore comandante
ottomano, Uluc Alì, era un apostata di origini calabresi, convertitosi
all'Islam. Alì Pascià si trovava a bordo dell'ammiraglia Sultana, sulla
quale sventolava un vessillo verde, dove era stato scritto, a caratteri
d'oro, 28.900 volte il nome di Allah.
OGGI COME ALLORA
I
musulmani di allora tagliavano le teste così come le tagliano oggi
quelli dell'Isis: essi non hanno mutato i loro sistemi, mentre i
cristiani hanno declinato i loro doveri davanti a Dio e alle loro
nazioni, asservendosi non più al Re del Cielo e della terra, ma al
padrone degli Inferi. Spiegava san Louis-Marie Grignon de Montfort: «Nel
Cielo, Maria comanda agli angeli e ai beati. Come ricompensa della sua
profonda umiltà, Dio le ha dato il potere e l'incarico di riempire di
santi i troni lasciati vuoti dalla superbia degli angeli ribelli». Tutte
le grazie passano per Maria, come ci insegnano i grande teologi mariani
ed ecco perché san Pio V, Papa mariano e domenicano, affidò a Maria
Santissima le armate ed i destini dell'Occidente e della Cristianità,
minacciati dai musulmani.
Da allora in poi si utilizzò ufficialmente
il titolo di Auxilium Christianorum, titolo che non sembra doversi
attribuire direttamente al Pontefice, ma ai reduci vittoriosi, che
ritornando dalla guerra passarono per Loreto a ringraziare la Madonna.
I
forzati che erano stati messi ai banchi dei remi furono liberati:
sbarcarono a Porto Recanati e salirono in processione alla Santa Casa,
dove offrirono le loro catene alla Madonna; con esse furono costruite le
cancellate poi poste agli altari delle cappelle. Lo stendardo della
flotta fu donato alla chiesa di Maria Vergine a Gaeta, dove è tuttora
conservato e che attende di essere ancora issato nei cuori di coloro che
si professano cristiani e vogliono difendere le proprie radici di
fronte al proselitismo sanguinario dell'Isis.